Corsi, quali corsi?
Quando dobbiamo scegliere un corso quali domande ci poniamo?
Quale corso scegliere? Se scelgo tal corso, il mercato sarà già saturo una volta finito il corso? Mi farà
acquisire competenze utili e spendibili? Troverò un contesto formativo in cui collaborazione, condivisione e
valorizzazione del talento sono i principi che orientano?
Spesso vengono erogati corsi senza effettuare una preliminare analisi sulle potenzialità di crescita del
settore commerciale o professionale di eventuale inserimento dei corsisti.
Se è chiara a livello teorico la differenza tra istruzione e formazione professionale non lo è altrettanto a
livello pratico.
Si presume che un adulto abbia completato il suo percorso di istruzione e che qualunque esperienza
formativa professionale alimenti aspettative sulle opportunità lavorative che si avranno.
A tal proposito riporto una frase estrapolata da una intervista del 30 maggio 2017 a FPAtv al Prof. Mariano Corso: “ Il sistema educativo insegna ciò che sa insegnare, non ciò che realmente serve agli studenti per affrontare il mondo che si troveranno di fronte”.
Questo è ancor più vero nella formazione finanziata e per adulti: nel momento in cui ci si trova a scegliere un corso bisogna sempre guardare alle proprie passioni e, in assenza di dati e informazioni certe sull’utilità di certa formazione, bisogna sforzarsi di guardare lontano.
Bisogna provare a percorrere strade insolite e immaginare orizzonti professionali di creazione di valore per il mercato.
Il mio concetto di formazione proattiva guarda al futuro delle persone, a ciò che oggi imparano per creare valore sin da subito. La formazione proattiva anticipa le esigenze del mercato in termini di richiesta di nuove competenze ed espressione di capacità. Un percorso di formazione di qualità crea sempre le premesse per qualcosa che verrà: in termini di evoluzione di un settore, creazione di nuove professioni e nuovi servizi per il mercato.
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